[........L' informatica è evidentemente qualcosa di diverso rispetto al puro e al semplice teorizzare sulla comunicazione e sull' informazione, anche quando queste vengono gestite secondo procedure in cui un qualunque intervento esterno al sistema sia ristretto al momento dell' input. Essa, nel suo complesso organico e strutturale, è qualcosa che riguarda la capacità di migliorare il nostro dominio di conoscenza nei più diversi campi, anche paradossalmente in quelli a cui non possa essere applicata la tesi di Church-Turing, attraverso un processo di riflessione che riguarda l' intima essenza del modo di apprendere e quindi dell' essere della conoscenza. Software transform knowledge beyond the limits of printed writing. Word processing leads to the more fundamental activity of thought processing. To see what the computer is actually doing beneath routine work, we have to expand our vision. We have to look backward first, then forward. We stretch our vision forward by considering the latest enhancement of writing and thinking on computers.[M. Heim, The Metaphisics of Virtual Reality, Oxford University Press, New York - Oxford, 1993, pag. 43 ]: a mio vedere l' informatica costituisce una terza via rispetto alla dualità canonica dei settori del sapere umanistico e scientifico, essa stessa è la regola del conoscere ovvero l' epistéme della rappresentazione -non si dimentichi che l' esercizio del programmare è un' attività ontologica- della realtà esterna e interna a ciascuno di noi, in cui è necessario separare la tecnologia (strutture formali impiegate in un vettore molto particolare).

L' informatica, che fonda il suo linguaggio sulle serie diadiche del bit (cfr. supra) o più avanti forse sulla timina,guanina, citosina e adenina (DNA), crea un sistema che favorisce il formarsi dell' informazione chiara, perché basata su legami non ambigui dei dati, di qualunque natura essi siano (è importante saperli codificare bene!), i quali devono obbedire nelle relazioni reciproche alle ferree leggi del pensiero cognitivo.


Così il modello, che è possibile descrivere, è logico e dinamico perché i componenti (i dati), che normalmente mancano di coesione intima perché slegati, sparsi e privi in sè di valore, assumono identità e valore e svolgono una funzione logica autonoma in quanto ogni elemento della costruzione giustifica il precedente e il seguente secondo lo schema di una catena che, diversamente da quella markoviana, possiede la memoria sufficiente a consentire il flusso delle relazioni logiche tra un segmento e un altro di questo sistema complesso.


Il modello così definito e organizzato (ologramma logico) permette a ciascuno di realizzare strutture di conoscenza idonee a rappresentare, ed eventualmente a trasmettere, livelli e stacks del proprio dominio.


In questo modo l' informatica si è mossa dall' analisi del mondo reale, passando attraverso la soluzione (algoritmo) di problemi di puro e semplice calcolo, per giungere nel corso dei decenni (pochi) all' osservazione della sua struttura di cui, soprattutto in questi anni di espansione verticale della comunicazione, evidenzia la molteplicità, che è anche polisemia, dei nodi della rete semantica che avvolge, vincola e modifica esponenzialmente i rapporti tra gli uomini e le cose, tra le cose e il resto del mondo.


In questa struttura di relazioni, in questo crescendo dialogico dell' informazione [(ARPANet--INTERNet e il protocollo World Wide Web, o meglio W3 con domini e siti che riguardano l'Africa,; altro, lo Zambia,oppure per organizzare studi e ricerche di carattere genealogico) e altri sistemi Netware)] non esiste più il tempo del mercante e il tempo della Chiesa di medioevale memoria, ma il tempo è una dimensione interna e individuale, sfuggente e impropria perchè sciolta dal corpo sociale e quindi dai referenti organici e costitutivi dell' intero gruppo. L' essere stand-alone non è una condizione di deprivazione psicologica ma un momento di intensa elaborazione cognitiva in cui manca la cesura temporale dell' attesa del segnale comunicativo dall' inafferrabile cyberspace. Ciascuno, con la propria individualità assoluta e totale, è parte di un un sistema reticolare in cui l' informazione diviene, attraverso la scansione del tempo inavvertito e inavvertibile, la centralità di un mondo -information space- in cui è necessario appropriarsi sempre più di mondi chiusi da collegare secondo relazioni che ciascuno di noi produce; questo avviene anche e soprattutto senza strategie e percorsi organici, e quasi sempre non determinati a priori, in cui la rigidità delle categorie cognitive non riesce a sovrapporsi e ad imbrigliare il rapido fluire dei bit compattati dallo UART della porta seriale dei PCs in linea, servers o clients che siano.

In questo modo attraverso il metalinguaggio dell' informatica, che è tale perché adopera ambienti espressivi in cui gli enunciati o le proposizioni hanno una funzione preminente nell' analisi e nella rappresentazione della conoscenza, si mettono assieme e si descrivono strutture concettuali simboliche che si originano dai vincoli logici che legano i singoli dati: su queste relazioni, che determinano i contenuti e la qualità dell' informazione e quindi la sua eventuale falsificabilità, l' informatica costruisce le sue leggi di conoscenza......