EDUCAZIONE

      FIGLIE DELLA PROVIDENZA

      DISTRIBUZIONE DEL TEMPO

      per le Figlie di Maria

      allevate nella Casa della Providenza.

      I. Alzeranno da letto alle ore cinque al suono della campanella con prontezza,

      modestia, e silenzio, e se gli darà mezz'ora per abbigliarsi.

      2. Alle cinque, e mezza faranno assieme l'esercizio della buona Christiana, che

      consiste in adorare Iddio presente, in ringraziarlo della buona notte, in chiedergli

      perdono con particolarità de mancamenti del giorno antecedente, e in suplicarlo di

      grazia per non offenderlo, e in offerirgli i pensieri, parole, e azioni della giornata, in

      rassegnarsi ad ogni suo volere, rinnovando gli atti di Fede, Speranza e Carità,

      supplicando Maria Santissima con un Ave Maria della sua benedizione per il dono

      della santa purità, recitando un Pater noster ad onore dell'Angelo Custode, e de Santi

      Prottetori, un Deprofundis in suffraggio delle Anime; Doppo un tale esercizio, in cui

      non si impiegarà che un mezzo quarto d'ora si leggerà da una Figlia in voce alta un

      punto di meditazione, e si conchiuderà la meditazione con le Litanie di Nostra Signora

      per la prosperità di S.M., e di tutta la sua Real Casa, ed un Miserere per i benefattori

      vivi, e defonti di questa sant'Opera, e de santi Esercizi.

      3. Alle sei si porteranno al loro travaglio.

      4. Alle otto ascolteranno la Santa Messa nella Capella domestica.

      5. Alle otto, e mezza se le darà un poco di colazione.

      6. Alle nove ripiglieranno il travaglio, in cui si tratteranno cantando or la dottrina

      Christiana, or altre lodi spirituali, non permettendosi di cantare ne pure per brevissimo

      tempo canzoni profane, che per sorte avessero appresse nelle lor Case.

      7. Alle undici, e mezza il pranzo.

      8. Alle dodici visita della Capella, ed ivi oltre il rinnovare gli atti della buona Christiana

      in particolare, reciteranno in commune le Litanie de Santi per la prosperità del Real

      Sovrano, e un Deprofundis per li Benefattori di questa sant'Opera, indi tempo libero,

      in cui potranno travagliare per se.

      9. All'una, e mezza impareranno à leggere, e scrivere. Alle due: Travaglio in silenzio

      come sopra: Alle quattro seguiteranno il travaglio, cantando la dottrina Christiana, e un

      poco di merenda.

      I0. Alle sette: La terza parte del Rosario per i Benefattori, e Benefattrici dell'Opera, e

      santi Esercizi, e vi aggiongeranno sempre una Salve per ottenere ogni benedizione

      spirituale, e temporale alla Maestà del nostro Sovrano, e Direttori dell'Opera.

      II. Alle sette, e mezza: La cena.

      I2. Alle otto: Visita della Capella, le Litanie, un Deprofundis per Benefattori, indi

      tempo libero.

      I3. Alle nove: L'esame della coscienza, le orazioni vocali, come della mattina, bacciar

      la mano alle Madri, e chiederle perdono, se in quel giorno le han dato qualche

      sentimento, e ritirarsi in grande silenzio per porsi à letto con la benedizione del

      Signore.

      I4. Nei giorni festivi si porteranno alla Chiesa per intender la Messa, e per soddisfare

      alla pietà delle più divote, che vorranno confessare di otto in otto giorni, mentre tutte

      per lo meno dovran ricevere il Santissimo Sacramento due volte al mese, cioè la

      prima, e terza Domenica nella Chiesa loro assegnata, si potranno fermare due ore, e

      ritornate al Conservatorio doppo un poco di colazione si applicheranno à ripulire la

      Casa, e dipoi reciteranno l'ufficio di Nostra Signora, ed un notturno de Defonti per i

      Benefattori trapassati, e al doppo pranzo ritorneranno alla Chiesa per intendere la

      spiegazione della dottrina Christiana, e l'esercizio della buona morte, e quando non vi

      sarà tale spiegazione la intenderanno nel Conservatorio nella Capella domestica da un

      Sacerdote à tal fine deputato, e faranno pure ogni anno gli Esercizi spirituali in

      occasione, che li faranno le Dame.

      D E L L A . R E F E Z I O N E . C O R P O R A L E.

      I. Il cibo delle Figlie dev'esser parco, e addattato alla loro condizione oltre alla

      colazione della mattina se gli darà in tavola à ciascuna pane, quanto ne vorranno, una

      minestra, mezza libra di carne, ed un poco di cascio, ò frutta, e ne' giorni festivi, in cui

      avranno fatto la Santa Communione, se le darà per lo meno una cosa in più, e nelle

      solennità di Nostra Signora Santissima, se le procurerà qualche straordinario regalo,

      affinche anche con questo mezzo si allettino ad una più tenera divozione di Nostra

      Signora, che riconosceranno per loro specialissima Avocata, e Madre. 2. Mentre si

      dà la refezione al corpo, si darà pure la sua refezione all'Anima, onde oltre la

      benedizione, che precederà, e l'azione delle grazie, che si darà da una delle Superiori,

      nel tempo della tavola si farà la lezione di un libro divoto da una delle Figlie, che però

      si osserverà in tavola un rigoroso silenzio, e non si alzeranno da essa, fino che dalla

      Madre non siasi dato il segno. 3. Benche si debba procurare in ogni luogho una

      pulitezza singolare, nel Reffettorio però si procurerà ancor maggiore, e però no si

      dovrà gettar nulla per terra degli avanzi, e si dovrà scopare due volte, cioè alla

      mattina, mentre si scopa tutta la Casa, e al doppo pranzo terminata la visita della

      Capella: Si muteranno per lo meno una volta la settimana le tovaglie, ed ogni Figlia

      avrà la sua salvieta, cuchiara, forchetta, coltello, e tazza, che si ritireranno ogni volta in

      un armadio, ed in tavola sederanno per ordine di anzianità eccetto le Madri, che

      staranno in capo di tavola. 4. Chi avrà letto, ò assistito alla prima tavola, pranzerà alla

      seconda, à cui pure si leggerà, e si osserverà silenzio, assistendo una delle Madri.

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