Già Carlo Felice (12 marzo 1821-29 aprile 1831) si era mosso, pur nei limiti consentiti da un sistema ancora feudale, almeno fino al 1836-40, creando la figura del medico condotto e favorendo l' utilizzo della vaccinazione, che sarà resa obbligatoria nel 1888 contestualmente all' istituzionalizzazione della figura del medico condotto. Successivamente Carlo Alberto, un re molto attento, tra le altre cose, alle condizioni igienico-sanitarie dell' Isola, aveva promulgato nel 1843 un ordinamento sanitario e quindi, nel 1847, aveva istituito il Consiglio Superiore di Sanità con sede a Torino, e aveva creato 11 Consigli Provinciali di Sanità: tante erano le provincie comprese nelle tre divisioni amministrative in cui venne ripartita la Sardegna il 12 agosto 1848 (3). A questo si aggiungeva la presenza -come classe dirigente- di ceti agiati -e quindi anche politicamente dominanti- sostanzialmente parassitari e non in grado di esprimere una classe imprenditoriale e di spingere per modificare il profilo involuto e stagnante dell'economia sarda degli anni 1776-1857.
Ma il freno allo sviluppo era costituito certamente dall' assenza di correnti economiche di scambio con l' esterno: il rapporto commerciale con la Francia, in particolare nella seconda parte del 1800 e fino alla denuncia dei trattati doganali del 1887, con costi di esercizio molto elevati e prezzi delle materie esportate molto bassi, rendeva economicamente nullo o quasi questo rapporto.
A questi fattori strutturali di ordine economico e sociale, che avevano influenzato in pari misura -o forse più perché a questi si sommavano gli effetti sconvolgenti delle ondate epidemiche- le popolazioni sarde dei secoli precedenti, si aggiungeva, o ne era una diretta conseguenza, la condizione in cui -nel corso dell' Ottocento- si trovavano gli esposti in generale e quelli dati a balia in particolare..........]