ESPOSTI |
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Le ispezioni della Congregazione dovranno pur estendersi alla educazione degli
esposti, che ricevuti al torno dello Spedale vengono poscia consegnati alle nutrici;
prenderà quindi le deliberazioni opportune per un metodo più regolare dei libri di
Battesimo, e dei Registri delle sepolture di quelli di essi, che muoiono, e si
sepelliscono nello stesso Spedale, di quello dei Conti, che si faranno alle rispettive
nutrici, e proporrà le cautele, onde evitare, che per malizia loro i morti si facciano
passar per vivi, eccitando a tal effetto il Padre degli orfani, ed il didotto, acciò, in caso
di qualche sospetto, prendano notizia dai vicini di abitazione delle medesime;
singolarmente poi veglierà, acciò sia data ai suddetti infanti cristiana educazione; e
siccome, quando costoro giungono all'età di sette anni, non vi è più, chi ne prenda
cura, così rifletterà particolarmente ai mezzi, con cui rendergli utili a se stessi, ed al
Pubblico, incamminandogli, o' al servizio di qualche contadino, che gli allevi per
l'agricoltura, od al servizio di qualche oste.
Si è di sopra accennato, che la città fa presentemente pagare al Clavario di S. Antonio
delle sue rendite ordinarie Lire mille in ogni anno fatta una comune in supplemento de'
fondi assegnatigli per potere far fronte alle spese, di cui è caricato, e spezialmente al
pagamento delle nutrici degli esposti. Ma siccome ne anche queste potrebbero forse
bastare, atteso il gran numero degli Esposti, perciò in fine d'ogni anno il tesoriere in
tempo della sua resa de' conti darà alla Congregazione uno stato de' redditi, che
presentemente esige il Clavario, e delle spese, di cui è stato infin ad ora caricato, ed
ove da tale confronto compaia, che i soliti redditi, compresa anche la straordinaria
erogazione delle suddette £ 1000, non sieno state capaci a far fronte alle suddette
spese per essere cresciuto di molto, come lo è presentemente il numero degli esposti,
avremo noi l'onore di presentarlo a S.E., e di supplicarla si degni ordinare alla Città,
che faccia nelle mani del nostro tesoriere sborsare quel di più, che sarà stato
necessario, come in caso, che vi fosse d'avanzo ordinerà pure la Congregazione, che
puntualmente si sborsi alla Città, altrimenti ne avverrebbe, che la Congregazione
dovesse in benefizio degli esposti impiegare i redditi destinati agl'infermi, quando sino
al giorno d'oggi la Città somministrò sempre al Clavario quelle somme, che per la
varietà de' tempi si sono riconosciute essere necessarie.Sulle massime fin qui divisate
abbiamo fatto stendere un bilancio a norma di quanto ci è stato prescritto col suddetto
Regio Viglietto, rileva l'entrata, come accennammo di sopra a £ 6796.10.9, ed a
questa unità la somma di £ 480 fitti delle botteghe, e sottani della casa dell'ospedale,
che, come pure si è accennato di sopra, la Congregazione si riservò per potere
liberamente convertire la fabbrica dell'ospedale in quelli usi, che si giudicheranno
necessari, formasi la totale entrata di £ 7276.11.9. L'uscita, o sia le spese pel
mantenimento dell'ospedale, compresa la somma di £ 710.2.11, che la Congregazione
farà pagare a P.P. in supplemento de' loro redditi, rileva a £ 8214.19.6.1/3 onde il
fondo mancante al mantenimento dell'ospedale sarebbe di £ 938.8.9.1/5 somma, che
spera la Congregazione di potere abbondantemente ricavare, o sia dalla somma, che
dovrà la città pagare per poter supplire alla manutenzione degli Esposti, il numero de'
quali si è in quest'anno di molto accresciuto, come scorgesi dal suddetto bilancio di
uscita: ovvero dalle elemosine; usando la Congregazione di tutti que' provvidi mezzi,
che si degnò la M.S. benignamente indicarle nel sovra citato Regio Viglietto, le quali
limosine non si è stimato fin ora di porre nel calcolo, ossia bilancio dell'entrata. Ha
pure la Congragazione adempito a quanto venivale imposto col fare rendere una
detagliata istruzione, in cui si contenessero gli obblighi degli uffiziali, e serventi
dell'ospedale. Quanto a P.P. spedalieri ha il Provinciale comunicato alla
Congregazione il regolamento de' diversi uffizi, e ministeri de' medesimi in servizio de'
poveri. E quantunque nel medesimo compaia ben chiaramente quello spirito di carità
che è il distintivo del loro Santo instituto, nulla di meno ci è cresciuto dovere nelle
suddette istruzioni prescrivere col consenso del suddetto Provinciale diversi capi
tendenti principalmente a porre nel miglior sistema possibile, e più regoalre i libri di
Battesimo, ed i registri delle sepulture di quelli, che moiono nello Spedale.
23 GENNAIO 1771
Colle predette Lire 6759.3.1, e con ciò che si ricaverebbe dagli accennati casuali, si
addossò la Congregazione il carico di corrispondere li stipendi degli operai secolari,
che assistono, e servono nell'ospedale; il pagamento delle medicine alimento degli
ammalati, stipendio alle nutrici degli esposti, riparazione del mobilia, e case, e la
provvista de mobili necessari per lo spedale, ed anche di dare a' P.P. spedalieri in
suplemento del mancante per gli alimenti fissateli la somma annuale di £ 434.10. Ben
sovventi pure vi si porta Monsignor Arcivescovo, che procura da se stesso le
sopradette notizie, e se gli ammalati si fanno confessare allorchè entrano nell'ospedale,
ed all'opportunità munire de Sagramenti, esortando esso stesso gli ammalati, e
facendo da Capellani spiegare la dottrina cristiana, ed assistere li moribondi, e pensa
detto Monsignore dopo che siano riscontrati i titoli delle capellanie perpetue, fare un
piano pel migliore regolamento spirituale degli ammalati, ed anche degli esposti. Nel
mentre che la congregazione si è applicata all'assistenza degli ammalati ed a'
provvederli quei comodi compatibili coi fondi che ha'; non ha' lasciato di aver l'ochio
sopra li esposti, facendoli dare a' nutrici dalle quali possa sperarsi prenderanno una
cristiana educazione, e si è incaricato al tesoriere, che nel tempo del pagamento, che
se gli fa' a' quartieri maturati, le ammonisca a' dar una cristiana educazione a' fanciuli,
come eziandio, che non le paghi, se non presentano questo, e verifichi quel distintivo,
che se gl'appose allorche furono recettati, e descritti al libro degli esposti le nutrici
hanno preteso un maggior stipendio: di maniera che rimasti in deposito i capitali della
lascita Dessi provveduti mobili, de quali s'abbisognava, diminuito, e quasi mancato il
dritto del cabessaggio, e del bosco, aumentato il numero degli infermi singolarmente
nel 1769 e 1770 ed il prezzo de' viveri, ha la Congregazione dovuto supportare che
siasi consunta sino a' tutto il 1770 la somma di lire 900 di fondo, vi restano però lire
500 di pensioni maturate e potranno far fronte a' buona parte di lire 900.
Non si licenziava nè si ammetteva nessun infermo, nè bastardo senza espresso
permesso di qualcuno dei Consiglieri. L'Ospedale però era sempre assai male
amministrato e diretto, e lamentavasi ch'esso fosse continuamente sporco; gli ammalati
vi erano trascurati, la biancheria veniva raramente cambiata, ed ogni specie d'insetti vi
albergava; spesso poi accadeva che le medicine ordinate ad un ammalato venivano
date ad un altro. Tutto ciò era dovuto alla noncuranza dei Consiglieri, i quali per giunta
mandavano spesso all'ospedale "persones per alimentarlos a despeses de dit espital".
Nell'Ospedale venivano accolti anche gli esposti, anzi per quelli il Magistrato Civico
bilanciò un sussidio speciale. Il numero medio degli esposti all'anno era di circa 72, ed
in qualche anno eccezionale raggiunse la cifra di 126; però nel 1804 la Congregazione
avendo verificato che le balie (didotte) sostituivano frequentemente i loro figli agli
spurii morti, onde percepire la somma che era loro dovuta fino a che gli spurii
raggiungevano l'età di 7 anni, propose al Magistrato Civico di imprimere agli spurii che
entravano nell'Ospedale una marca a fuoco T sulle spalle: ciò che fu ragionevolmente
diniegato dal Magistrato Civico, il quale invece ordinò di saldare ad un orecchio del
bambino spurio un orecchino di argento e munito dello stemma della Città.
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