[............In realtà la cura e l'attenzione delle Autorità verso gli esposti -in un periodo in cui anche a livello giornalistico si poneva il problema dell'assenza di strutture idonee per accogliere questi bambini- era un fatto formale, più una voce iscritta in un bilancio che poteva subire tagli, che altro: 1/3 delle somme da destinare al mantenimento di questi bambini era a carico dello Stato, dopo la liquidazione del feudalesimo, il resto era iscritto nel bilancio dei singoli villaggi.
Sulla base della tabella successiva, seppure ristretta ad un campione limitato , gli esposti e gli illegittimi in generale dovevano essere sempre numerosi un po' dovunque e non solo in Sardegna [L.Izzo, La popolazione calabrese nel secolo XIX, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1965, pag.158 ], nei grandi come nei piccoli centri. Il campione è comunque una testimonianza e come tale può essere accettato, ma può essere rappresentativo non solo di una larga fascia di centri medi e piccoli e dei diseredati delle città, ma anche di un periodo di tempo diverso, la cui diversità è ancora probabilmente ininfluente dati gli anni e le situazioni.
Questo campione è un dato di fatto, da valutare necessariamente con prudenza -in attesa di altre prove più dirette e conseguenti- ma può essere letto come il segno e il sintomo di un probabile malessere che si può temporalmente trasporre e geograficamente più ampio di quanto faccia supporre l' esiguità della rappresentanza campionaria, soprattutto non condizionato dalla "rigidità dei costumi della società sarda tradizionale", come afferma il Day (J.Day, La Sardegna e i suoi dominatori dal secolo XI al secolo XIV, in Day-Anatra-Scaraffia, La Sardegna medioevale e moderna Storia d'Italia, UTET, Torino, 1984. "Nella società sarda tradizionale, di rigidi costumi, i figli illegittimi erano sicuramente pochi".
Questa affermazione si inserisce nel discorso più ampio che fa l'Autore (pag.16-17) a proposito del "debole tasso di natalità in Sardegna" - giudizio che non mi sento di condividere - dovuto al matrimonio tardivo, dimenticando, a mio parere, che si deve parlare, quando si tratta di natalità, anche delle nascite avvenute all' interno del vincolo determinato dalla sola promessa di matrimonio, e di quanto fosse diffuso questo comportamento soprattutto in relazione alle difficoltà economiche che la coppia doveva affrontare prima del riconoscimento sacramentale del vincolo.
Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile quantificare questo stato di cose, la cui conoscenza rappresenta una premessa logicamente necessaria per affrontare l' argomento, che altrimenti rimane soltanto ipotetico. In questo quadro si inseriscono gli illegittimi, che probabilmente non erano pochi sia che si giudichino tali quelli nati all'interno "della promessa di matrimonio", sia quelli riconosciuti da uno solo dei genitori sia quelli privi di riconoscimento parentale. L'affermazione del Day a me pare fondata su elementi incerti ("sicuramente pochi" rispetto a che cosa? Dal momento che mancano i numeri, potrebbe essere un' ipotesi, ma l' avverbio non troverebbe posto!) e forse anche espressione di un luogo comune se si pensa che il problema degli esposti o delle nascite irregolari o illegittime - di cui parlano normalmente le fonti ecclesiastiche - era un problema sociale, per le conseguenze di carattere familiare e patrimoniale che poteva rivestire, e demografico, per la qualità e il numero delle unità coinvolte e per il fatto che si poteva trattare di una forma drammatica di controllo delle nascite, e non morale.
Si deve forse pensare che la Sardegna del tardo-settecento fosse immune da questa realtà per i "rigidi costumi" o che questi si siano allentati nel corso dell'Ottocento? Cfr. F.Coletti, La mortalità nei primi anni d'età e la vita sociale della Sardegna, Fratelli Bocca Editori, Torino, 1908. Sul tema dell'abbandono dei minori, cfr. J.Boswell, L'abbandono dei bambini in Europa occidentale, Rizzoli, Milano, 1991.

Tab.n.1

Nati-vivi legittimi,illegittimi ed esposti

ANNI 1895-1906 (Orani-Oniferi-Sarule)

Anni Legittimi Illegittimi ed esposti

Val.ass.% Val.ass.%
189513076.02 4123.98
189612271.76 4828.24
189713578.953621.05
189813578.043821.96
189914180.113519.89
190013180.863119.14
190115889.271910.73
190214183.432816.57
190312983.222616.78
190414483.722816.28
190513084.972315.03
190613783.542716.46
Fonte: F.Coletti, La mortalità nei primi anni d' età e la vita sociale della Sardegna, Torino, Fratelli Bocca Editori, 1908, pag. 52. L'Autore distingue gli illegittimi dagli esposti.
L'ortodossia etica -se questa fosse stata un reale impedimento dell' illegittimità e non un tampone gnoseologico da adottare in assenza di elementi analitici- sarebbe dovuta valere ancora di più in quei centri privi o quasi di mobilità territoriale -perché è maggiore il controllo sociale- come dimostrano i valori del rapporto di mascolinità coniugale (anno 1857) di Oniferi (105.00), di Orani (103.16) e di Sarule (100.00) e soprattutto il valore medio ( media aritmetica) dello stesso rapporto che per il 1857 è pari a 99.88 o a 100.19 se si assume il valore su scala regionale........]

Ultimo aggiornamento:16/11/1997